Non c’è niente da fare, è più forte di loro, mentre organizzano convegni al grido di “La Rai ai Cittadini ” poi nella pratica sussurrano ” i soldi dei Cittadini agli amici dei nostri amici”. Puntualmente la dirigenza Rai dimentica di disporre di registi interni di altissimo profilo professionale e di modesta retribuzione ed assegna incarichi per la realizzazione delle trasmissioni a professionisti dalle amicizie potenti e dalle retribuzioni da nababbi.
Succede che per presentare i palinsesti si ricorre all’aiuto di un regista esterno, quando le precedenti stagioni la regia è stata brillantemente eseguita da personale RAI.
Succede che per la prossima stagione di UNO MATTINA chiamino STEFANO VICARIO , noto e bravo regista (uomo da migliaia di euro a puntata), a fare da consulente artistico per un presunto restyling della quotidiana UNO MATTINA che quest’anno è stata diretta da una valente regista RAI con alle spalle migliaia di ore di trasmissione live e che di certo non ha bisogno dell’aiuto di presunti geni della regia televisiva. Stiamo parlando di un talk show di taglio giornalistico, purtroppo inquinato da numerosi autori e collaboratori extra RAI, più attenti alle “marchette” che al servizio pubblico…e di questo il dg ne è al corrente!
Succede che per il prossimo SANREMO la scenografia sia stata già affidata al solito scenografo amico di CARLO CONTI e del solito entourage, chiedete informazioni alle tante persone che sono cadute presso lo studio NOMENTANO 5 in Roma a causa di pozzetti di scena non correttamente segnalati.
Succede che, come al solito, si fanno JOB POSTING quando si è già deciso il regista o il collaboratore esterno da prendere, perché amico o parente di, vedi “Ballando sotto le stelle” con la regia di Danilo Di Santo (il preferito dalla conduttrice) che sta già partecipando alle riunioni di preparazione convocate a viale Mazzini: JOB POSTING CHI ERA COSTUI?
BASTA! NEL NOME DELL’UTENTE CHE PAGA IL CANONE, BASTA!
Il Dg che ci dice che dobbiamo volere bene alla RAI ma si continuano a fare scelte che bestemmiano il nome etereo di SERVIZIO PUBBLICO, DELLA TRASPARENZA E DEL TANTO VITUPERATO MERITO! Ci chiediamo chi è che vuole davvero bene alla RAI, noi dipendenti rompiscatole che chiediamo rispetto per le professionalità interne e la trasparenza nelle scelte? O voi dirigenti che alla LEOPOLDA vi mondate l’anima dai peccati pronunciando 10 SERVIZI PUBBLICI e 5 RAI ALL’UTENTE ma appena vi girate il vostro intrinseco MR HIDE vi porta a firmare scellerati contratti che non trovano giustificazione se non in nome di un patto tra amici a spese dei contribuenti?
Ci rivolgiamo anche all’ ADRAI, che dopo il “conclave” chiamato “100 parole e 100 mestieri per la RAI” ha prodotto tante belle parole, speranze e proiettato video con i volti dei dipendenti Rai impegnati nel loro lavoro ma poi, al primo soffio di vento, quelle 100 parole se ne sono andate lasciando spazio alle solite scellerate scelte.
MOVIMENTO INDIGNERAI.